Arte contemporanea
Dall’8 al 18 febbraio, nello storico quartiere della Capitale verranno esposti i lavori realizzati da sei giovani artisti per la riqualificazione di spazi sfitti e in disuso. La rinascita del Quadraro passa anche da qui
di Rocco Bellantone
Rendere pragmatica l’arte contemporanea, chiamandola al confronto con il tessuto urbano e sociale di uno dei quartieri storici di Roma. Accade al Quadraro, dove sei giovani artisti hanno accettato la sfida di trasformare cinque locali sfitti in dei laboratori culturali, contribuendo così alla ripresa di un’area agonizzata dalla crisi economica e frastornata dal rumore assordante delle saracinesche abbassate per cessata attività.
SEI ARTISTI PER UNA "NUOVA GESTIONE" - Gli artisti si chiamano Marco Bernardi, Margherita Moscardini, Luana Perilli, Lino Strangis, Elisa Strinna e Angela Zurlo, e i risultati del loro esperimento verranno esposti al pubblico dall’8 al 18 febbraio, tra via dei Quintili (civici 27, 93 e 105), via degli Arvali 6 e via Filippo Re 4. Il progetto si intitola "Nuova Gestione", è ideato e curato dall’associazione culturale Sguardo Contemporaneo e verrà presentato martedì 7 febbraio, alle 11, presso l’Auditorium Istituto Superiore Jean Piaget, in via Diana 35. “Il progetto – spiega Claudia Cavalieri, presidente di Sguardo Contemporaneo – nasce dalla volontà di confrontarsi con realtà diverse e non destinate abitualmente alla fruizione dell’arte contemporanea. Da una parte ci sono negozi sfitti, dall’altra interventi site specific e, in mezzo, l’arte, che entra così a tutti gli effetti nel tessuto urbano, vivendone le difficoltà lontano dai luoghi istituzionali e dai circuiti galleristici, troppo spesso chiusi a un pubblico più ampio”.
UN VOLTO NUOVO PER IL QUADRARO - Per dieci giorni, il Quadraro avrà così un volto nuovo, configurandosi come un ritrovato luogo di incontro e di scambio di idee tra i suoi cittadini e capace di rispondere all’isolamento e all’abbandono degli ultimi anni grazie anche alla freschezza dell’arte e alla voglia di riscoprirsi importante. "Nuova Gestione" gode del patrocinio di C.N.I. Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) ed è realizzato con il contributo di Roma Capitale e della Camera di Commercio di Roma. “La sua portata innovativa – commenta Paolo Masini, consigliere comunale in quota Pd - sta nella voler rafforzare il legame tra cultura e sociale. Riattivare con l’arte dei locali sfitti significa riaccendere la luce nelle periferie, oggi troppo spesso buio teatro di abbandono e insicurezza. La risposta al degrado è vivere i luoghi e renderli partecipati, favorire lo scambio di idee e visioni, alimentare la creatività dei giovani per stimolare il rilancio dei territori”.
ROMA COME NEW YORK - Insomma, con sano ottimismo si potrebbe dire che un piccolo passo per avvicinare il Quadraro a New York, dove il riuso temporaneo in chiave artistica di spazi dismessi è ormai di casa, è stato compiuto. “Crediamo che la forza del progetto – conclude Claudia Cavalieri – sia l’approccio inusuale con cui abbiamo coinvolto gli abitanti del quartiere, offrendo loro la possibilità di confrontarsi con realtà lontane dalla quotidianità. Ad esempio, il coinvolgimento delle scuole, che vedrà l’organizzazione di varie visite guidate con ragazzi di differenti età, è indice della nostra volontà di portare l’arte anche in luoghi dove non ci aspetterebbe di trovarla”. La rinascita di questo angolo di Roma passa anche da qui.
di Rocco Bellantone