Piazza del Quadraretto, via dei Fulvi e strade limitrofe erano infestate da scritte e scarabocchi. Il Comune e la polizia completamente assente nel bloccare il fenomeno e nel ripulire i muri.
Privati, negozianti, condomini decisero di provvedere da sé pagando spese non di poco conto.
Fino a qui sembra una storiella a buon fine. Ma neanche a pensarlo. (In)Utili idioti, indisturbati nelle ore notturne hanno risporcato, nel tempo, tutto con scritte a vernice spray. Cosa c’è scritto di tanto urgente da rischiare una punizione esemplare se beccati (si fa per dire)?: minacce a un poliziotto che ha ucciso un tifoso; scritte offensive rivolte alla squadra avversaria; botta e risposta dell’altra squadra che scarabocchiando cancella il nome della propria e mette quella dell’altra… o, ancora, per dire a tutti di essere contro la tessera del tifoso.
Non è l’ennesima dimostrazione d’inciviltà di questo quartiere in questa città devastata dal degrado. La grafia è sempre la stessa; è evidente che trattasi delle stesse due persone con innegabili disturbi di disaggio e che probabilmente abitano nella stessa zona. Basterebbe poco: indagare per individuarli e obbligarli a ripulire. Ma non è mai successo in nessuna altra parte della città. Forse sarebbe bastato un esempio per non ritrovarci di nuovo in mezzo alla devastazione e capire se la massima “colpiscene uno per educarne 100” è una falsità.
Angelo Tantaro
Domenica 12 Giugno 2011 - 15:01