Parco Archeologico Centocelle
Stanziamenti governativi a favore del Pentagono Militare distratte dal tesoretto per la riqualificazione delle periferie. Si chiede un confronto urgente con il Presidente V Municipio, l’Assessore all’Ambiente e la sindaca Raggi
L’emergenza ambientale e sanitaria presente nel Parco Archeologico di Centocelle è ormai nota: i dati emersi segnalano criticità che obbligano Comune, Provincia e Regione a un intervento immediato di bonifica. Ma ancora nulla di fatto e si assiste al solito gioco di rimpallo delle responsabilità. Il 30 giugno scadranno i termini per il rinnovo delle concessioni degli autodemolitori che rappresentano una delle fonti principali di inquinamento dell'area. In questo contesto arriva la notizia di un investimento del governo di 2,6 miliardi per il Pentagono militare: un investimento enorme, di risorse sottratte alla riqualificazione delle periferie e di problematiche di salute pubblica, ambientali e sanitarie di interesse comune, che necessita di chiarezza e trasparenza immediate. Il Coordinamento popolare Pac chiede con forza al Comune di Roma di non rinnovare le concessioni in proroga agli autodemolitori – che tra l’altro hanno accettato i siti di delocalizzazione – e l’immediata liberazione delle porzioni del Parco occupate da queste attività – alcune illecite – estremamente inquinanti e pericolose. Il Coordinamento denuncia il rischio che - come accaduto di recente in Via Battistini - in caso di incendio, non remoto dato i reagenti trattati da queste attività – si liberino nubi tossiche gravemente pericolose per la salute pubblica. Serve una presa di posizione forte di questa Amministrazione circa la prossima scadenza delle concessioni agli autodemolitori del 30 giugno.
La Sindaca Raggi, l’Assessore all’Ambiente Montanari e il Presidente V Municipio Boccuzzi devono spiegare come è possibile che vengano stanziati 2,6 miliardi di euro per allargare il Pentagono in mezzo al quartiere, in un parco vincolato e sottraendoli dal Tesoretto di Renzi destinato alla riqualificazione delle periferie, e loro non abbiano avviato un confronto con la cittadinanza.
Cristiana Trizzino
Coordinamento popolare PAC – Parco Archeologico Centrocelle
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