Quante volte sarete passati per via dei Furi 4 angolo Piazza del Quadretto, dove c’è un palazzetto d’epoca, sul portone Anno D. MCMXXX, (1930) con la scritta che prende tutto il primo piano, che prosegue su piazza del Quadraretto 1
ALME SOL, CURRU NITIDO DIEM QUI PROMIS ET CELAS ALIUSQUE ET IDEM NASCERIS, POSSIS NIHIL URBE ROMA VISERE MAIUS
Molti si chiedono cosa voglia dire.
E’ il Carmen saeculare, vv. 9-12 di Quinto Orazio Flacco:
Sole fecondo, che col carro ardente porti e nascondi il giorno, e nuovo e antico rinasci, nulla piú grande di Roma possa mai tu vedere.
Brano trasposto da Fausto Salvatori e Giacomo Puccini nel 1919 in Inno a Roma
Sole che sorgi, libero e giocondo, sui colli nostri i tuoi cavalli doma. Tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma.